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Cittadini In Movimento

Per un nuovo movimento politico nazionale

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Bozza di piattaforma di adesione - premessa
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massimopiras

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MessaggioInviato: Ven Gen 15, 06:11:29    Oggetto:  Bozza di piattaforma di adesione - premessa
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Questa traccia della premessa è come tutto da condividere insieme e rappresenta una prima valutazione delle motivazioni all'origine di questa iniziativa.

A questa premessa và affiancato il documento che contiene i principi, gli obiettivi e le regole che ci vogliamo dare e su cui invito tutti a produrre una traccia da discutere insieme.

Bozza di Piattaforma per un nuovo Movimento politico nazionale su base regionale – possibile nome “Cittadini In Movimento”.Premessa

Il momento storico che stiamo vivendo è connotato da una nuova ed inaudita offensiva autoritaria voluta dal blocco sociale fatto di un ceto politico ed industriale strettamente colluso con interessi spesso trasversali e di stampo mafioso, che stà tentando di cancellare quanto rimane delle garanzie costituzionali, di un ciclo di sviluppo fondato su un benessere diffuso anche se finanziato con un enorme e crescente debito pubblico e di diritti civili e sindacali conquistati in tema di welfare sociale e di lavoro.

Un sistema che ha necessità di avviare una nuova e poderosa accumulazione di capitale per riavviare una economia basata sia sulla continua distruzione del territorio e delle risorse naturali disponibili con conseguenze irreversibili sull’equilibrio uomo-ambiente che sulla delocalizzazione e precarizzazione della fase produttiva con conseguente creazione di un esercito di disoccupati o sottoccupati oltre che di utenti/consumatori con nessuna reale capacità contrattuale.

Obiettivo perseguito abbassando costantemente ma progressivamente ogni forma di diritto sindacale o di tutela che non sia funzionale al nuovo modello globalizzato finanziato da consumi di massa con scarsa qualità, bassi livelli salariali con poche garanzie contrattuali e dalla rapina sistematica delle materie prime utilizzate per una produzione di beni/rifiuto non riciclabili con ciclo vitale sempre più breve.

Una combinazione perversa che pone in competizione forme di produzione a basso costo/livello tecnologico localizzate prevalentemente nell’Est asiatico ed europeo con un consumo concentrato nel mondo industrializzato “evoluto” basato su un modello economico peraltro oggi in crisi per l’inceppamento del mercato interno a causa dello stesso abbassamento del livello di reddito individuale/familiare.

Mentre assistiamo alla rincorsa dei paesi del terzo mondo per raggiungere livelli di produzione e consumo paritari, il mondo “evoluto” deve fare i conti con un ciclo produttivo sia nel comparto industriale/edilizio che in quello delle reti infrastrutturali pubbliche che in quello dei servizi pubblici locali basato su processi energivori e da fonti non rinnovabili, un basso contenuto di ricerca ed innovazione tecnologica ed una scarsa efficienza del bene/servizio reso.

La profonda e generale crisi di rappresentanza del sistema partitico, la dissoluzione organizzativa della sinistra e del suo tradizionale ruolo di opposizione popolare, l’incapacità dello stesso mondo sindacale di lanciare una mobilitazione generale sui valori di riscatto civile e del lavoro riconsegnano oggi nelle mani di noi cittadini/utenti/lavoratori sia la difesa attuale del posto di lavoro e del territorio che l’elaborazione di strategie per avviare una fase di “ristrutturazione sociale” globale.

Questo modello di società sempre più “insostenibile” sia in termini ambientali che sociali pone quindi oggettivamente le condizioni di una improrogabile e generale iniziativa civica che avvii la costituzione di un proprio “movimento politico”, su base regionale, da parte intanto della parte attiva ed organizzata nei vari movimenti territoriali che agiscono spesso con successo laddove operano su iniziative tematiche e su obiettivi specifici facilmente comprensibili da tutti ( dal NoTav al NoDalMolin, dall’acqua pubblica al diritto all’abitare, da NoInc/NBF a StopConsumoTerritorio al prossimo NoNuke ).

Raccogliendo la spinta che da questi movimenti viene sia in forma di mobilitazione “contro” che di elaborazione “per” l’alternativa possibile e voluta è oggi credo necessario aprire una prospettiva comune per la miriade di associazioni, comitati locali e di quartiere che si riallacciano a queste battaglie e per quanti di questi movimenti riterranno utile ridare senso e dignità alla politica come strumento di reale rappresentanza popolare e possibile governo della nostra vita.

Partendo dalle considerazioni e dalle proposte espresse da Maurizio Pallante in merito all’avvio di una nuova fase che cambi il modello economico di riferimento utilizzando in positivo la crisi di sistema attuale per una vera “riconversione economica e ristrutturazione sociale” lanciamo un appello a dare vita ad una prima riunione di ricognizione nel Lazio nei giorni immediatamente seguenti per valutare i passi successivi da fare per la costruzione di una prima assise costitutiva.
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MessaggioInviato: Ven Gen 15, 06:11:29    Oggetto: Adv






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Silvana

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MessaggioInviato: Ven Gen 15, 20:10:55    Oggetto:  
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Eccomi!
Appena ho un'oretta inserisco il verbale della riunione.
Ciao!!! Smile
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massimopiras

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MessaggioInviato: Ven Gen 15, 20:22:26    Oggetto:  
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Carissima, leggo che Domenico ha difficoltà a registrarsi...immagino quelle di chi è meno pratico: tu ne hai avute??
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Matteo Orlando

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MessaggioInviato: Sab Gen 16, 12:10:15    Oggetto:  
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LE LETTERE DEL CODICE DI CONFERMA DEVONO ESSERE MAIUSCOLE !!!!!!
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MessaggioInviato: Sab Gen 16, 14:34:02    Oggetto:  
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eccomi qui, mi sono registrato da casa non so perchè ma dall'ufficio ho avuto problemi....
quando iniziamo?
ciao
domenico


Ultima modifica di daog il Mer Gen 27, 16:37:00, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Sab Gen 16, 16:37:51    Oggetto:  
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Dai, ti avevo appena inviato un'email, ma che sei TELEPATICO?!?
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MessaggioInviato: Lun Gen 18, 16:59:30    Oggetto:  
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Allora vedo che ancora non abbiamo raggiunto un numero decente.

Propongo perciò che ognuno di noi si occupi di far registrare amici che sono interessati alla proposta in discussione attraverso contatto diretto telefonico.

Facciamo un breve messaggio di ISTRUZIONI PRECISE SU COME REGISTRARSI, compresi i dettagli di come e dove, E SU COME PARTECIPARE PER I MENO PRATICI.

E cerchiamo di darci un appuntamento anche per discutere insieme, per quanto mi riguarda la sera dalle 21 in poi: se ci state iniziamo stasera.

Ho buttato giù una parte del documento che ritengo sia essenziale costruire insieme, per cui intanto lo allego.
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massimopiras

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MessaggioInviato: Lun Gen 18, 17:19:18    Oggetto:  
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ECCO IL TESTO PER ORA ELABORATO, CHE NON SONO RIUSCITO AD ALLEGARE.


Piattaforma per un nuovo Movimento politico


Premessa

Il momento storico che stiamo vivendo è connotato da una nuova ed inaudita offensiva autoritaria voluta dal blocco sociale fatto di un ceto politico ed industriale strettamente colluso con interessi spesso trasversali e di stampo mafioso, che stà tentando di cancellare quanto rimane delle garanzie costituzionali, di un ciclo di sviluppo fondato su un benessere diffuso anche se finanziato con un enorme e crescente debito pubblico e di diritti civili e sindacali conquistati in tema di welfare sociale e di lavoro.

Un sistema che ha necessità di avviare una nuova e poderosa accumulazione di capitale per riavviare una economia basata sia sulla continua distruzione del territorio e delle risorse naturali disponibili con conseguenze irreversibili sull’equilibrio uomo-ambiente che sulla delocalizzazione e precarizzazione della fase produttiva con conseguente creazione di un esercito di disoccupati o sottoccupati oltre che di utenti/consumatori con nessuna reale capacità contrattuale.

Obiettivo perseguito abbassando costantemente ma progressivamente ogni forma di diritto sindacale o di tutela che non sia funzionale al nuovo modello globalizzato finanziato da consumi di massa con scarsa qualità, bassi livelli salariali con poche garanzie contrattuali e dalla rapina sistematica delle materie prime utilizzate per una produzione di beni/rifiuto non riciclabili con ciclo vitale sempre più breve.

Una combinazione perversa che pone in competizione forme di produzione a basso costo/livello tecnologico localizzate prevalentemente nell’Est asiatico ed europeo con un consumo concentrato nel mondo industrializzato “evoluto” basato su un modello economico peraltro oggi in crisi per l’inceppamento del mercato interno a causa dello stesso abbassamento del livello di reddito individuale/familiare.

Mentre assistiamo alla rincorsa dei paesi del terzo mondo per raggiungere livelli di produzione e consumo paritari, il mondo “evoluto” deve fare i conti con un ciclo produttivo sia nel comparto industriale/edilizio che in quello delle reti infrastrutturali pubbliche che in quello dei servizi pubblici locali basato su processi energivori e da fonti non rinnovabili, un basso contenuto di ricerca ed innovazione tecnologica ed una scarsa efficienza del bene/servizio reso.

La profonda e generale crisi di rappresentanza del sistema partitico, la dissoluzione organizzativa della sinistra e del suo tradizionale ruolo di opposizione popolare, l’incapacità dello stesso mondo sindacale di lanciare una mobilitazione generale sui valori di riscatto civile e del lavoro riconsegnano oggi nelle mani di noi cittadini/utenti/lavoratori sia la difesa attuale del posto di lavoro e del territorio che l’elaborazione di strategie per avviare una fase di “ristrutturazione sociale” globale.

Questo modello di società sempre più “insostenibile” sia in termini ambientali che sociali pone quindi oggettivamente le condizioni di una improrogabile e generale iniziativa civica che avvii la costituzione di un proprio “movimento politico”, su base regionale, da parte intanto della parte attiva ed organizzata nei vari movimenti territoriali che agiscono spesso con successo laddove operano su iniziative tematiche e su obiettivi specifici facilmente comprensibili da tutti ( dal NoTav al NoDalMolin, da NoInc a NonBruciamociilFuturo, dal Forum nazionale per l’acqua pubblica al prossimo NoNuke, dal diritto all’abitare a StopConsumoTerritorio, sino al No B-Day).

Raccogliendo la spinta che da questi movimenti viene sia in forma di mobilitazione “contro” che di elaborazione “per” l’alternativa possibile e voluta è oggi credo necessario aprire una prospettiva comune per la miriade di associazioni, comitati locali e di quartiere che si riallacciano a queste battaglie e per quanti di questi movimenti riterranno utile ridare senso e dignità alla politica come strumento di reale rappresentanza popolare e possibile governo delle scelte che condizionano la nostra vita.

Partendo dalle considerazioni e dalle proposte espresse da Maurizio Pallante in merito all’avvio di una nuova fase di “decrescita”, che cambi il modello economico di riferimento utilizzando in positivo la crisi di sistema attuale per una vera “riconversione economica e ristrutturazione sociale”, abbiamo iniziato il percorso per la costruzione di una prima assise costitutiva.


Principi etici generali di riferimento

Oggi quindi esistono sia lo spazio che le condizioni e crediamo anche la consapevolezza che non ci sono altre strade da percorrere se non quella di costruire un percorso politico che rimetta in discussione lo stesso modello economico che ha generato e genera una società “insostenibile” sul piano dell’impronta ecologica come su quello dell’equità sociale.

E' imperativo pertanto per noi cittadini attivi ma fuori dai partiti, e che forse oggi rappresentiamo il partito più forte fatto anche di non votanti, in presenza di un fase di declino inarrestabile provare a capire insieme verso quale modello di società vogliamo andare attraverso un movimento civile e politico OLTRE i partiti, anche se con alcuni di questi ci si potrà confrontare sul piano ideale e di mobilitazione.

Un movimento nazionale che prenda atto che non basta la sommatoria dei singoli movimenti e che non è sufficiente allo scopo un nuovo Patto di mutuo soccorso, ma ben altro obiettivo si vuole prefiggere: il passare dalla battaglia di rimessa all’organizzazione di una concreta alternativa politica iniziando dal ridisegnare insieme la visione sociale complessiva, e che quindi NON sia un partito.

Sulla base di quanto premesso in questa fase costitutiva dobbiamo fissare dei principi che siano di riferimento per chiunque voglia aderire e contribuire fattivamente ad aprire insieme un nuovo cantiere ideale e programmatico.

• Riteniamo importante dichiarare che ci rivolgiamo all’intera comunità nazionale, ed in particolare ai lavoratori, agli studenti, ai ricercatori ed ai piccoli imprenditori di qualsiasi settore, senza partire da posizioni ideologiche ma da proposte concrete ed alternative per i bisogni sociali di lavoro, casa, ambiente, educazione, informazione e giustizia.
Bisogni legati ad una società che abbia come valori fondativi sociali la decrescita delle merci (P.I.L.) ed invece la crescita dei beni, che assicuri un lavoro duraturo con un reddito dignitoso ed insieme la riduzione delle merci, dei rifiuti e della nocività in genere nel rispetto del territorio.

• Vogliamo costruire un movimento a rete orizzontale e partecipato che sia oltre i partiti attuali nel senso di un contenitore di organizzazioni locali e singole persone che intendono la politica come passione e non come professione. Un movimento che si struttura su base locale per valorizzare il senso territoriale, che si organizza per costruire le alternative progettuali e costruttive basate su tecnologie a basso impatto ambientale, che si batte per i diritti civili ed umani universali, che si autofinanzia anche attraverso una Fondazione onlus di riferimento e che intende promuovere e sostenere l’informazione, la ricerca ed insieme il controllo del benessere sociale e naturale del territorio.

• Precisiamo che la necessità di una concreta rivoluzione delle forme di rappresentanza istituzionale passano per quanto ci riguarda da nuovi strumenti di democrazia diretta che prevedano l’istituzione di reali forme di partecipazione popolare al governo della cosa pubblica, dal referendum propositivo al parere preventivo (vincolante ed obbligatorio) dei cittadini per i piani urbanistici, le grandi opere ed i bilanci pubblici, dal voto e firma telematica su proposte di legge e referendum di iniziativa popolare all’obbligo di diffusione dei redditi personali annui degli eletti.


E’ determinante pertanto fissare anche le clausole di esclusione preventiva che sono oggettivamente in contrasto con quanto enunciato:

• esclusione pregiudiziale dei politici “di professione” che si vogliano riciclare, che abbiamo svolto incarichi politici o nelle istituzioni sia elettivi che di nomina negli ultimi dieci anni,

• esclusione pregiudiziale di chi sia iscritto a partiti o movimenti ideologici che non rispettino i principi costituzionali di antifascismo, antirazzismo, antisessismo o pratichi azioni discriminatorie in genere,

• esclusione pregiudiziale di chi abbia commesso reati connessi al punto precedente, reati contro la pubblica amministrazione e la cui attività sia riconducibile ad ambienti conniventi con organizzazioni massoniche, mafiose o comunque non pubbliche,
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MessaggioInviato: Lun Gen 18, 17:21:30    Oggetto:  
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si ma prima di dirlo agli amici, aspetto che si registrino almeno quelli presenti alla riunione, compresi i rappresentati dei comitati
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MessaggioInviato: Mer Gen 20, 21:37:35    Oggetto:  
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ho finalmente capito come scrivere. Innanzitutto condivido nella sostanza quanto contenuto nella proposta di massimo. Sicuramente l'attuale situazione economica, sociale e politica ci costringe a guardare oltre l'orizzonte dei nostri specifici movimenti o associazioni perchè le nostre seppur lodevoli iniziative e battaglie mancano di un legante di fondo, di una rete di connessione di respiro nazionale. Cerco di spiegarmi: il forum per l'acqua pubblica, i no-tav, non bruciamoci il futuro e tanti altri ancora ci muoviamo concretamente su specifiche problematiche che, nonostante tra loro strettamente connesse, non sono, però, parte di una unica grande rivoluzione. E per rivoluzione intendo un diverso modello economico e sociale, un diverso stile di vita e di pensiero. La mancanza di un soggetto politico unitario ci mette nella condizione di poter diventare ostaggi nelle mani di questo o quel partito o gruppo di potere o, nella migliore delle ipotesi, ci mette nell'angolo.Può anche capitare che qualcuno si appropri delle nostre idee e delle nostra battaglie e le snaturi svuotandole di significato e di portata. In questo l'uso distorto che tanti di noi facciamo della rete ha il suo peso. Scrivere e dissentire anche duramente da casa propria non può sostituire il lavoro concreto quello che ci porta fuori casa e che crea socialità e solidarietà concreta. In questi giorni ho letto qualcosa di Georgescu e di Latouche, oltre che di Pallante, e mi si è aperto davanti un orizzonte nuovo. Mi sfugge ancora come, con quali strumenti e tempi, possa ricostruirsi un sistema economico così diverso da quello capitalistico, imperante a livello globale e che non è stato messo in crisi sino ad oggi se non da se stesso. Sicuramente vedo il cambiamento nella quotidianità, nelle azioni che ognuno di noi svolge e che dipendono dalla nostra autonoma scelta. Aiutatemi a capire qualcosa di più.
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MessaggioInviato: Gio Gen 21, 12:28:19    Oggetto:  
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Sono totalmente d'accordo con Carla. Occorre confrontarsi e parlare, parlare...e mai chiudersi e pensare che dal proprio piccolo possa davvero cambiare qualcosa (anche se partire da sé è comunque fondamentale!).
Ma comunque anche a me la filosofia della Decrescita Felice e il Movimento che si è organizzato intorno interessano molto, e mi appaiono un ottimo punto di partenza. Speriamo di essere i precursori di qualcosa che poi si riveli davvero la rivoluzione più efficace - e non violenta.
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MessaggioInviato: Mar Feb 02, 18:35:37    Oggetto:  
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mi connetto tutti i giorni per vedere se c'è qualche nuovo commento e vedo che, purtoppo, tutto è fermo. probabilmente i tempi, assurdamente, non sono ancora maturi e c'è la necessità che le cose peggiorino ancora, o, molto più semplicemente, questo è un progetto che non convince. in ogni caso mi sembra che l'iniziativa non stia decollando o forse ne stanno decollando altre che io non conosco e rispetto alle quali per il momento non riesco a rapportarmi, mi riferisco al cd popolo viola. se c'è qualcuno batta un colpo
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MessaggioInviato: Mar Feb 02, 18:56:50    Oggetto:  
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Sono d'accordo con Carla, di nuovo.
Purtroppo la questione è molto seria, l'Italia è sull'orlo del baratro e non si dovrebbe aspettare un momento di più per coordinarsi e fare qualcosa! Shocked
Forse semplicemente siamo troppo chiusi nelle nostre piccole "vertenze" giornaliere, i nostri bei compitini e non si ha tempo per collegarsi con gli altri?
Ma forse si potrebbe solo riprovare con gli inviti ad iscriversi al forum, senza bandiere, solo per un dialogo aperto?

PS: Carla se clicchi su "avvisami quando viene inviata una risposta", giù in fondo, non occorre che controlli, se qualcuno interviene ti dovrebbe arrivare un'email...
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